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Ciliegiolo Maremma DOC Poggio Curzio Etruria

Il ciliegiolo era ritenuto un vitigno spagnolo (alicante) portato in toscana a fine Ottocento dai pellegrini tornati da Santiago de Compostela. Di recente invece l’analisi del DNA lo ha identificato come varietà autoctona che si è spontaneamente incrociata con un vitigno meridionale, calabrese monte nuovo, e ha dato origine nientemeno che al sangiovese.
Ciliegiolo Maremma DOC Poggio Curzio Etruria
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Franciacorta DOCG Brut Terra delle Abbazie

Cuvée a base di chardonnay con minima aggiunta di pinot nero, elaborata col Metodo Classico di presa di spuma in bottiglia. Secondo la normativa europea, il dosaggio zuccherino di un Brut non può superare i 12 grammi/litro
Franciacorta DOCG Brut Terra delle Abbazie
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Franciacorta DOCG Dosaggio zero Terra delle Abbazie

Questa linea deve il nome alle numerose corti monastiche della Franciacorta, affrancate nel Medioevo dal pagamento delle tasse sul commercio dei prodotti agricoli, e in particolare dei vini che già allora erano in gran parte spumeggianti, elaborati dai "cellari", monaci addetti all'approvvigionamento di bevande e di cibi.
Franciacorta DOCG Dosaggio zero Terra delle Abbazie
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Incrocio Manzoni IGP Argon

Negli  anni  Trenta  Luigi  Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano,  dall'  incrocio  tra  il  riesling  renano  e  il  pinot  bianco ottenne un nuovo vitigno cui diede il nome Manzoni bianco 6.0.13. Questa varietà produce vini ricchi di profumo e di corpo, sostenuti da un buon tenore di acidità che conferisce freschezza.
Incrocio Manzoni IGP Argon
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Linea Musimon SD VINITALIA

Il vermentino fa parte della famiglia delle malvasie, che derivano il nome dalla città di Monemvasia nel Peloponneso. Dalla Grecia i Fenici hanno portato questo vitigno nella penisola iberica; da qui, col tempo, si è diffuso in Francia e in Liguria. Solo all’inizio del XIX secolo è arrivato in Sardegna.
Vermentino di Sardegna DOC Musimon
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Merlot Bergamasca IGP Argon

Il merlot, originario della Gironda nella regione di Bordeaux, è stato importato in Italia nella seconda metà dell' Ottocento. E' un vitigno adatto a molti tipi di terreno, tanto che oggi lo si coltiva un po' in tutte le regioni viticole, da nord a sud.
Merlot Bergamasca IGP Argon
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Nebbiolo ALPI1

L’indicazione Geografica Tipica Alpi Retiche si applica ai vini derivati dai vigneti tra Morbegno e Tirano, coltivati sui terrazzamenti (ronchi) sostenuti da muretti a secco in sasso, che si calcola abbiano uno sviluppo lineare di oltre 2500 chilometri.
Nebbiolo ALPI1
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RADDOPPIO VALTELLINA SUPERIORE DOCG

Raddoppio è ottenuto con una antica tecnica colturale: la doppia maturazione del nebbiolo-chiavennasca. Circa tre settimane prima della vendemmia si effettua il taglio del capo a frutto del 30% del totale  delle viti, e i grappoli vengono lasciati appassire in pianta; le forti escursioni termiche tra giorno e notte favoriscono la formazione di profumi particolari, mentre il succo degli acini si concentra. Il resto dei grappoli ancora alimentati dalla linfa tende a surmaturazione. Alla fine si raccolgono sia l’uva appassita sia quella surmatura per vinificarle contemporaneamente.
RADDOPPIO VALTELLINA SUPERIORE DOCG
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Rosso di Valtellina – Alpi 1

Questo vino nasce da un’idea innovativa dei Sigg. Caselli e Zaccone in collaborazione con la Casa Vinicola Triacca. Vino ed etichetta esprimo-no il connubio tra modernità grafica e rappresentazione iconografica evocativa della tradizione e della bellezza italiana.
Rosso di Valtellina ALPI1
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SASSELLA VALTELLINA SUPERIORE DOCG

La sottozona Sassella (dal latino sasso, rupe), dove sorge una caratteristica chiesetta mariana, va da Castione Andevenno a Sondrio e comprende circa 130 ettari di vigneti coltivati su terreni di roccia granitica sfaldata, con sabbia e limo.
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SAUVIGNON ALPI RETICHE IGT

Il sauvignon, autoctono della Valle della Loira, è tra le varietà a bacca bianca più famose e diffuse nel mondo. Il nome viene dal francese “sauvage”, selvaggio, per la diretta discendenza dalle viti selvatiche. Importato in Italia nell’Ottocento, predilige i terreni magri, come le argille sabbiose con substrato roccioso dei terrazzamenti retici alpini in provincia di Sondrio. Si distingue per l’intenso aroma fruttato e floreale, con un tipico sentore minerale di pietra focaia, la “pierre à fusil” francese.
Sauvignon IGT
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SFORZATO DOCG

Lo Sforzato (Sfursat in valtellinese) deriva da uve rigorosamente selezionate e appassite, una sorta di “forzatura”: nell’arco di cento e più giorni, due chili di uva fresca si riducono a 1,2 chili di uva passa, che corrispondono a una bottiglia da 0,75 litri. E’ una pratica enologica tradizionale in uso dall’antichità greco-romana.
SFORZATO DOCG
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