Linea Alpi1
IL TERRITORIO
“Voltolina, come detto, circondata da alti e terribili monti, fa vini potenti ne assai” : così scriveva Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico nei primi anni del Cinquecento. Già i Celti allevavano la vite in Valtellina, ma la svolta decisiva per la vitivinicoltura locale iniziò nell’ XI secolo, quando i monaci benedettini portarono il nebbiolo dal nord Piemonte. Sulle pendici delle Alpi Retiche, lungo la sponda destra dell’Adda (quella meglio esposta al sole) il nebbiolo è diventato il vitigno principe della valle. Detto localmente chiavennasca (probabilmente dal dialetto “chiù vinasca”, uva più vinosa) viene coltivato fra i 350 e i 600 metri di altitudine sui ronchi, i terrazzamenti ricavati sulla roccia riportata dal fondovalle e sorretti da muretti a secco.
Oggi il vigneto valtellinese si estende per una quarantina di chilometri da Ardenno a Tirano, e dà origine a vini IGT, DOC e DOCG.
LINEA ALPI
Della linea Alpi fanno parte i vini della Valtellina ottenuti da uve nebbiolo-chiavennasca allevate sulle pendici delle Alpi Retiche lungo la sponda destra dell’Adda, in provincia di Sondrio. Il fenotipo chiavennasca è un nebbiolo, vitigno nobile originario delle colline del nord Piemonte, piantato in Valtellina dai monaci benedettini attorno all’anno Mille, un paio di secoli prima che fosse coltivato anche in Langa e nel Roero. Riguardo al nome chiavennacsca, l’ipotesi più attendibile è che derivi da una citazione dal quarto libro dell’Opus Ruralium Commodorum di Pier de’Crescenzi (XIII secolo): “… uva nubilia, maravigliosamente vinosa”; come a dire più vinosa,”chiù vinasca” in dialetto valtellinese, da cui chiavennasca.
I prodotti della linea Alpi selezionati da SD Vinitalia esprimono tutto il carattere dei vini di montagna.