Il territorio della Franciacorta, in provincia di Brescia, deve il nome alle Corti Franche (Franchae Curtes), le corti dei monaci cluniacensi che nel Medioevo erano esentate dal pagamento dei dazi commerciali di trasporto dei prodotti agricoli.

Esteso tra i dossi del Montorfano e il lago d’Iseo, ha la forma di un grande anfiteatro formato dai depositi morenici lasciati dai ghiacciai tra la fine dell’Era Terziaria e l’inizio della Quaternaria si ritirarono verso le montagne della Valcamonica. La sua tradizione spumantistica risale al Medioevo, quando il vino della Franciacorta era detto “mordacissimo” per la forte presenza di bollicine di gas acido carbonico naturale.

Questa linea deve il nome alle numerose corti monastiche della Franciacorta, affrancate nel Medioevo dal pagamento delle tasse sul commercio dei prodotti agricoli, e in particolare dei vini che già allora erano in gran parte spumeggianti, elaborati dai “cellari”, monaci addetti all’approvvigionamento di bevande e di cibi.

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Franciacorta DOCG Brut Terra delle Abbazie

Cuvée a base di chardonnay con minima aggiunta di pinot nero, elaborata col Metodo Classico di presa di spuma in bottiglia. Secondo la normativa europea, il dosaggio zuccherino di un Brut non può superare i 12 grammi/litro
Franciacorta DOCG Brut Terra delle Abbazie
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Franciacorta DOCG Dosaggio zero Terra delle Abbazie

Questa linea deve il nome alle numerose corti monastiche della Franciacorta, affrancate nel Medioevo dal pagamento delle tasse sul commercio dei prodotti agricoli, e in particolare dei vini che già allora erano in gran parte spumeggianti, elaborati dai "cellari", monaci addetti all'approvvigionamento di bevande e di cibi.
Franciacorta DOCG Dosaggio zero Terra delle Abbazie
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